La procedura è particolare ed inoltre il confezionamento è stato fatto a mano: la carta, l’etichetta in rame con scritto “Straordinario”, il tappo ed il collo della bottiglia con le perle, tipo gioiello ed attorno la marmettola. Ad oggi ci sono circa 100 bottiglie, alcune sono conservate nella vasca di Torart piena di marmettola, altre sono confezionate in una scatola in legno con coperchio scorrevole in marmo di Carrara che rende ancora più unico questo prodotto.
La denominazione Straordinario, sia per i vini che per le pietre, è un’idea che Francesca ha avuto per distinguere il marmo estratto dalla Marmi Galleria Ravaccione dal marmo estratto nelle altre cave di bianco.
Il Bianco ordinario è uno dei più classici marmi di Carrara: qui abbiamo lo Straordinario.