Carrara è un comune di circa 65.000 abitanti, famoso centro italiano conosciuto per il commercio del Marmo Bianco estratto dalle Alpi Apuane.
Il suo nome è legato probabilmente all’antico termine Kar che significava pietra. Le origini di questa piccola cittadina risalgono all’epoca medioevale, quando, in seguito alla decadenza della costiera di Luni, le popolazioni furono costrette a spostarsi verso l’entroterra, minacciate anche dalle invasioni barbariche.
I cittadini sono gente semplice, ma grandi lavoratori, perchè il lavoro alle cave non è mai stato uno scherzo, parlano il dialetto “carrarino” che non ha niente a che fare con il classico toscano che tutti sono abituati a sentire, ma presenta forti somiglianze al gallo italico.
Le cave di marmo si trovano nelle Alpi Apuane, maestose montagne che sovrastano Carrara e gran parte del territorio della Versilia. I bacini marmiferi venivano sfruttati già in epoca romana, quando enormi blocchi di pietra, caricati su grosse navi, dal porto di Luni partivano verso Roma. Da quei blocchi vennero ricavate architetture e sculture di ogni genere collocate in tutto l’impero romano ed oggi in tutto il mondo.
Carrara è circondata da piccoli paesi di montagna, abitati soprattutto fino al secolo passato, da cavatori. Tra questi ricordiamo Colonnata, paesino ricco di fascino, custode del delicato “LARDO DI COLONNATA” rinomato in tutto il mondo, una volta cibo dei cavatori, oggi inconfondibile ingrediente di pietanze speziate che è possibile ritrovarenei tipici siti del paese o nelle tante larderie.
L’economia è legato soprattutto all’industria ed al commercio del marmo in tutte le sue diverse varietà: i blocchi sono estratti (talvolta vengono segati e trasformati in lastre, marmette ecc…) e poi imbarcati al porto per essere esportati in tutto il mondo.